(non l’ho scritta davvero, tranquilli, ma oggi dovevo sfogarmi da qualche parte… quindi eccola qua.)
Cliente entra.
Tacco 12, sguardo da giudice di Masterchef, borsa griffata in modalità frusta morale.
“Cerco un profumo che dica che sono sensuale, ma anche forte.
Che lasci il segno, ma non sia invadente.
Che resti nell’aria ma non addosso.
Capisce, no?”
(Sì, certo. Tipo… l’aura mistica delle fate, ma in flacone da 50 ml.)
Inizio a proporle fragranze selezionate: fiorite, legnose, unisex, anche una con note di cuoio e vaniglia bourbon.
Ogni volta annusa e dice:
“Mh… mi sa di una che si accontenta.”
Alla fine prende un tester a caso, lo spruzza su un cartoncino, lo agita come un ventaglio e fa:
“Ecco.
Questo è più io.”
Controllo il codice.
È un profumo da uomo da 12 euro, linea base.
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