Lo dice convinta. Come se il codice etico nazionale passasse da noi, e la lingua in pubblico fosse un reato minore.
Cerco di spiegarle che noi ci occupiamo di emergenze, non di effusioni pubbliche.
> “Ah. Quindi devo farci un post su Facebook?”
> “Se vuole. Però non tagghi noi.”
Si è allontanata indignata, borbottando qualcosa tipo “non si può nemmeno più contare sulle divise”.
Nel frattempo io ho continuato a controllare i flussi.
E sì, la coppia stava ancora lì. Beata.
Loro limonavano.
Lei voleva l’intervento.
E io… volevo solo finire il turno senza dover arrestare dei fidanzati.
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