Non vorrei che, con tutto questo trambusto, dimenticasse il sapore di casa.»

Non so perché, ma quel momento mi ha colpita. Non era né triste né melodrammatico. Era solo… sincero. Di una tenerezza semplice.

Ho preso il sacchettino, l’ho portato in reparto personalmente. La signora Gatti, appena li ha visti, ha sorriso come se le fosse tornata l’estate in faccia.

Ogni tanto, quando ho una giornata pesante e la gente urla o si lamenta per le sciocchezze, ripenso a quei biscotti al limone. E un po’ mi passa.