È venerdì pomeriggio, il supermercato è pieno, inizia il solito giro di “vado a prendere due cose” che magicamente diventano 48.
C’è anche la promo del weekend: **sconto del 20% su tutti gli alimenti**.
Cartelli ovunque, locandine all’ingresso, volantino online e perfino la vocina dall’altoparlante che lo ripete ogni 15 minuti.

In cassa si presenta questa signora con aria già scocciata prima ancora di iniziare.
Carrello pieno, ma pieno di tutto… tranne alimenti: detersivi, deodoranti, buste della spazzatura, un cuscino per il collo, una stuoia da spiaggia, due ciabatte e – per coerenza – una bottiglia d’acqua da mezzo litro.

Inizio a passare i prodotti. Lei scruta ogni movimento con occhio critico.
Alla fine legge il totale e sbotta:

— *Scusi eh, ma dov’è lo sconto del 20%?*

— *Lo sconto è stato applicato alla bottiglia d’acqua. L’unico alimento nel suo carrello.*

— *Ma come?! Non vale su tutto?*

— *No signora, come indicato ovunque, lo sconto è solo sui generi alimentari.*

Lei si irrigidisce.
— *E quindi per lei le ciabatte non sono alimentari?*