Storie moderne ai tempi dei social. Negozio di abbigliamento donna.
“Ciao, senti io ho comprato da un negozio Instagram questa maglia che, ho visto sul vostro sito, vendete anche voi.
(E mi tira fuori dalla busta la maglia in questione effettivamente uguale nel modello, ma con un tessuto più rigido).
“Sì è simile, ma cambia la composizione del tessuto”.
“Lo so perché l’ho provata da voi qualche tempo fa e poi l’ho acquistata da quel sito perché ho notato che costava BEN 2€ in meno, però la qualità di questa maglia è nettamente più scadente della vostra uffa”.
(Complimenti per l’onestà, ma soprattutto per il colpo di genio dato che avrà pagato extra anche la spedizione).
“Eh… sì il mondo del low cost è abbastanza variegato anche sui prezzi e sui tessuti ma non capisco il nesso. Come posso aiutarti?”
“Bè mi imbarazza un po’ chiederlo, ma non è che potrei cambiarla con quella che hai tu in negozio? Ti dò questa che a me fa venire prurito e la vendi tu nel negozio tanto è uguale no?”
Fine.
Ovviamente la mia risposta è stata… No.
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