Il Circolo Culturale ARCI ‘Sunset Strip’: Un Sogno Realizzato
Ci sono voluti anni di progettazione e sette mesi di intenso lavoro e investimento economico per l’inaugurazione del Circolo Culturale ARCI ‘Sunset Strip’.
Questo spazio era interamente dedicato agli anni ’80, un vero e proprio tuffo nel passato per gli amanti di quel decennio.
Un Museo degli Anni ’80: Dettagli e Atmosfera
La vetrina del circolo era un’esplosione di colori, tappezzata con circa 24 poster degli eventi del mese.
Sulla porta, due cartelli fornivano informazioni essenziali: uno identificava chiaramente il locale come circolo culturale ARCI, mentre l’altro raccontava la storia della celebre Sunset Strip di Los Angeles, quei 2,4 km del Sunset Boulevard che hanno segnato profondamente gli anni ’80.
L’interno del circolo era un tesoro di memorabilia che cambiavano ogni mese, rendendolo un vero e proprio museo interattivo, pur mantenendo la funzionalità di un luogo di ritrovo con sedie e tavoli.
I Visitatori del Sunset Strip: Un Pubblico Variegato
A parte un piccolo gruppo di frequentatori assidui, il resto dei visitatori si divideva in cinque categorie principali:
- Turisti dall’estero: Completamente entusiasti e innamorati dell’idea del circolo.
- Italiani “pendolari”: Persone che si tesseravano presso il circolo per poi spostarsi verso altri circoli.
- Curiosi fugaci: Italiani che si affacciavano alla porta e se ne andavano senza nemmeno un saluto.
- Richiedenti indicazioni: Italiani che chiedevano indicazioni stradali per altri locali e poi si allontanavano.
- Gli over 50 “misteriosi”: Italiani di età superiore ai 50 anni che, senza salutare, giravano per tutto il circolo e poi andavano via.
Il Mistero Degli Over 50 e la Confusione sul Nome
La presenza degli over 50 rappresentava inizialmente un enigma.
Il mistero si è risolto rapidamente grazie ai continui contatti telefonici e online, anche dopo la chiusura.
Mentre i turisti stranieri, entusiasti, chiedevano informazioni generali o esprimevano rammarico per la chiusura, un gruppo di uomini contattava il circolo con richieste decisamente diverse: chiedevano quando sarebbero iniziati gli spettacoli e com’erano le spogliarelliste.
Sia chi visitava di persona che chi contattava tramite TripAdvisor o Facebook non aveva compreso la natura del circolo culturale ARCI, concentrandosi unicamente sulla parola “STRIP”
e interpretandola erroneamente. Non avevano né visto né letto nient’altro.
La Dura Realtà Economica e la Chiusura
Un circolo ARCI non beneficia di sovvenzioni statali, ma sopravvive unicamente grazie al contributo dei suoi soci.
È solo grazie al loro sostegno che è possibile sostenere le spese di gestione.
Di conseguenza, la mancanza di utenza e, quindi, di fondi, ha portato alla chiusura forzata del circolo dopo soli due anni di attività.
Un epilogo segnato da squallore, desolazione, sconforto e demoralizzazione.
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