Giornata lenta, il tempo fuori è grigio e i clienti entrano a singhiozzo.
Nel negozio si respira l’aria classica da “fine stagione”: qualche sconto qua e là, scaffali ordinati, le ultime valigie in esposizione in attesa dei modelli autunnali.
Ore 11:14.
Entra una signora, non giovanissima ma dallo sguardo deciso, l’aria un po’ infastidita già prima di parlare.
Tiene il telefono in mano come fosse un’arma, e dopo un’occhiata rapida in giro si pianta davanti al banco.
«Buongiorno. Sto cercando una valigia grande, ma non di quelle cinesi eh. Io voglio roba buona, fatta bene, tipo artigianale. Ma che non costi tanto, eh, non mi faccia ridere con i prezzi.»
Già qui, io lo so che sarà dura.
Cerco di sorridere.
«Capisco. Allora, abbiamo dei modelli italiani molto solidi, produzione locale, garanzia estesa, ottimi materiali. Non artigianali nel senso stretto, ma sicuramente di alta qualità.»
Lei si sporge un po’, con l’occhio che brilla come se avesse appena fiutato la fregatura.
«Sì, sì… ma quanto? Perché a me hanno detto che in certi posti li fanno artigianali anche a 70 euro.»
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