Una volta, in negozio, entra questa signora elegante, cappotto di lana beige e occhiali da sole enormi, quelli che ti fanno pensare subito: “Ok, questa o è famosa o sta nascondendo qualcosa.”
Cammina lenta tra gli scaffali, accarezzando i tessuti come se fossero opere d’arte. A un certo punto si ferma davanti alla vetrina interna, dove tenevamo il vestito rosso più bello che avevamo: seta morbida, scollo leggero, taglio che cadeva perfetto.

Mi guarda e con voce quasi timida mi dice:
— Posso provarlo?

Lo prendo con cura, glielo porto in camerino. Lei entra e chiude la tenda con un gesto deciso. Dopo cinque minuti la sento tossicchiare, come per richiamare la mia attenzione. Esce e… wow. Quel vestito sembrava cucito addosso a lei. La luce del negozio le cadeva proprio sulle spalle, e per un momento ho pensato che fosse una scena da film.

Ma invece di sorridere soddisfatta, lei sospira.
— È bellissimo, ma non posso prenderlo.

Io, sorpresa, le chiedo:
— Posso sapere perché?

Si avvicina, abbassa un po’ gli occhiali e, con un’espressione da complice, mi sussurra:
— Se lo compro, so già che mio marito penserà che ho un amante.