Poco fa, supermercato di zona di mare, pienissimo. La maggior parte dei clienti sono turisti.
Una signora, al commesso che sta sistemando il reparto frutta e verdura:
“Senti ce l’hai quella americana?”
“Signora cosa?”
“Quella americana!”
“Sì, ma di cosa?”
La signora indica il cestone delle angurie.
“Ah, l’anguria XXX” (che ovviamente non si chiama americana).
“Sì, ma da noi si chiama americana”
…Voi chi? Vabbè…
“È lì”
Ed indica, mentre sta scaricando roba nei frigoriferi.
“Scusi, ma è ancora buona? O non è più tempo?”
“In che senso signora?”
“Nel senso… Che magari è un paio di giorni che è lì e dentro non è più… Non è più…”
“Signora, ma no! Ovvio che son buone, mica vanno a male in due giorni! Ce ne vuole, durano tanto!”
Poi mi passa vicino. Io rido perché lo capisco, povero, lavoro anche io al pubblico.
Mi guarda. Io gli bisbiglio.
“Le angurie si autodistruggono”
Lui ride.
“Non ce la posso fare! La stagione è ancora lunga…”
“In bocca al lupo…”
“No no, io ormai ho un’età, non ce la faccio più…”
E ride.
“Non è l’età: è che è una lotta impari!”
“Brava! Giusto! Hai detto bene!”
Capito, le angurie si autodistruggono dall’interno. Ma solo quelle americane, col plurale maiestatis.
Cari commessi, io pensavo di fare un lavoro da manicomio, ma anche voi non siete messi bene.
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