Apertura alle 15:30. Io dentro, dietro uno scaffale a sistemare delle cose. Ore 15:20 arriva lui, lo sento dalla botta che dà alla maniglia che evidentemente ha arpionato con la forza di un’aquila che ghermisce la preda. Lo vedo restare perplesso, come se fosse rimasto bloccato da un campo di forza invisibile.
Scruta dentro il negozio, e stizzito molla un pugno a martello alla porta evidentemente sottovalutando la durezza del vetro blindato. Lo vedo infatti tirare una bestemmia e cominciare a massaggiarsi e scuotere la mano alternatamente, saltellando.