Supermercato.
Cassa.
È venerdì e sono le 18, ora di punta in cui non puoi distrarti neanche un secondo, perché hai una fila chilometrica che attende.
Arriva il turno di una signora dall’aria stralunata, con il carrello strapieno di roba, che, nonostante la cassa sia libera, non ha ancora svuotato.
Mi guarda per una manciata di secondi, dopodiché, sempre con dietro la coda chilometrica che aspetta di esser servita: “Ma la spesa devo metterla sulla cassa?”