Ceramiche e arredo bagno.
Città in Emilia Romagna, al confine con la Lombardia, riapertura dei negozi al dettaglio e libera circolazione delle persone all’interno dei propri confini regionali.
Riceviamo un mobile bagno, ordinato da una cliente prima del lockdown e la avvisiamo tempestivamente dell’arrivo della merce, sottolineando che, se vuole procedere al ritiro, può mandare idraulico/muratore/impresa esecutrice dei lavori, in quanto loro hanno la possibilità di circolare oltre confine.
Telefonata durata 25 minuti, durante la quale la gentil signora urla e sbraita che il mobile avrebbe dovuto riceverlo almeno un mese fa, che siamo persone scorrette e che ci denuncerà tramite avvocato.
Inoltre, aggiunge che il mobile non può ritirarlo l’idraulico, perché “già viene a montarmelo, non posso di certo chiedergli anche di ritirarlo!” e quindi dovrei chiamare IO i carabinieri per chiedere un permesso speciale, PER LEI, per farsi che possa venire a ritirarlo.
Ma la quarantena non doveva renderci migliori?