Il bel giovanotto o la dolce principessa, a seconda dei casi, arriva in cassa, armato/a di moneta e, al momento di pagare, ti sgancia in mano tutte quella che ha perché non sia mai che debba fare due conti per farmi 0,35€.

La giornata continua e ad un certo punto arriverà SEMPRE, il cliente che ti dirà di avere una gran fretta, perché deve prendere il pullman, gli scade il parcheggio o deve andare al lavoro. Allora tu fai veloce, non vuoi causare ritardi: passi i prodotti, lo fai pagare, lo saluti e vai avanti con tuo lavoro finché, 10 minuti dopo, ti giri e vedi lo stesso cliente frettoloso a chiaccherare amabilmente con qualche donzella fuori dal negozio.

Questa scena si ripete più volte al giorno, anche con i clienti abituali che entrano ostentando una fretta assoluta, anche se tu sai benissimo che una volta usciti da lì si piazzeranno davanti al negozio a bere le loro birre con i compagni di merenda per poi tornare dentro un’ora dopo e ripetere la sceneggiata.

Finalmente arrivano i tanto sospirati 10 minuti di pausa, ci si alza dalla cassa dicendo un falsissimo “se avete bisogno chiamatemi senza problemi” e ci si avvia verso la zona relax, lontana pochi passi.
Il tragitto però si trasforma improvvisamente in una corsa ad ostacoli, tra cestini e carrelli lasciati in mezzo ai piedi e clienti fermi in mezzo alle corsie a parlare tra loro, bambini che corrono a destra e a manca.
Gli ostacoli peggiori però, sono i clienti che non trovano ciò che cercano, li riconosci da lontano, sono quelli che si guardano intorno in cerca di un viso amico o di qualcuno con la divisa del supermercato. E allora tu cerchi di evitarli in tutti modi, perché la pausa te la meriti. Provi a cambiare strada, a coprirti il logo del negozio, ma nulla, tra tutti colleghi, il cliente noterà te. Così dei 10 minuti di pausa, 3 li perdi con il cliente, altri 3 li impieghi ad evitare altri “ostacoli” ed arrivare in sala relax, uno per cercare le monetine per il tanto atteso caffè e quando finalmente stai per sorseggiarlo una voce risuona nell’aria e attira la tua attenzione ” COMUNICAZIONE INTERNA * È ATTESA ALLE CASSE”.
Il ventesimo vaffan***o della giornata è servito.