Stasera è stata dura.
“Buonasera, ha la carta fedeltà?”
“No. Perché, gli sconti non passano?”
“Dipende signora, ci sono articoli già in offerta e altri per cui serve la carta…”
“Mi passi la sua.”
“Mi spiace, signora, ma in cassa non possiamo tenerla.”
“Allora mi dica se c’è qualcosa con la carta.”
“Non posso vederlo in anticipo anche perché gli articoli cambiano ad ogni volantino, non potrei mai ricordarli a memoria.”
“Forse ce l’ha mio figlio.”
… (lunghissima pausa) “E… dov’è?”
“Sta arrivando.”
(Nel frattempo ansia salita al marito che cerca di contattare al cellulare, il figlio disperso nei meandri dell’ipermercato).
“Fino ad ora ci sono cose scontate con la carta?”
“Signora, mi dispiace, le ho detto che non ho modo di vederlo finché non passo la carta.”
(Nel frattempo continuo a battere la spesa)
“E questo detersivo, è con la carta?”
(la mia faccia che intanto si incupiva e insospettiva di essere vittima di una candid camera)
“SIGNORA NO, NON LO SO COSÌ!!!”
Dopo un po’ arriva il figlio.
“Piergiorgio, hai la carta fedeltà?”
Piergiorgio, cercando nelle tasche…
“PERCHÉ SENZA CARTA GLI SCONTI NON PASSANO???”
Raccolta tutta la santissima bedda matri pazienza che mi era rimasta alle ore 20:00 di una domenica sera, dovevo rispondere per l’ennesima volta: “Alcuni articoli passano già in offerta, per gli altri ci vuole la carta”, ma no, risposi invece a voce alta:
“SE LA CARTA CE L’HA LA PASSIAMO ALTRIMENTI NIENTE!!!”
(Comunque Piergiorgio la carta NON ce l’aveva. C***o ci vuole a dirlo subito?)
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