Allora, lavorare in lavanderia è un mestiere come un altro… finché non ti trovi a gestire clienti mitologici.

Noi ne abbiamo una. Non dirò il nome, ma la chiamerò “la Signora delle Maniche”. Viene da noi da anni. Puntuale come le bollette, polemica come un talk show alle 11 di sera.

Ogni volta che ritira qualcosa, deve lamentarsi di qualcosa. È proprio una sua necessità fisiologica, credo. Un giorno era l’odore del solvente, un altro giorno “le pieghe non piegate come piace a me” (???), un altro ancora “questa camicia sembra troppo stirata” (che poi, boh?).

Ma il vero problema è la ricevuta.

All’inizio, per gentilezza, gliela chiedevamo ma se non ce l’aveva chiudevamo un occhio. “Va be’, la conosciamo”, pensavamo. Poi ci siamo accorte che se le passavi i capi senza ricevuta, il giorno dopo tornava con la ricevuta in mano, dicendo:

«Mi avete dato solo due pantaloni ma qui c’è scritto che c’era anche una camicia!»

…Camicia già ritirata, stirata e probabilmente indossata.