Negozio di computer.
Arriva una signora.

“Vedi ‘mpo tu che c’ha!” Indicando il PC desktop.
“Buongiorno (anche a lei), che cos’ha il PC che non va?”
“Devi dirmelo tu, lo porto apposta.”
“Chiedevo solo quale fosse il problema.”
“Non se ppiccia!” (Non si accende.)
“Va bene signora, lo porto dietro in laboratorio. Ho un paio di macchine da finire, se mi lascia un recapito telefonico nel pomeriggio le farò sapere.”
Lascia il numero, prende e se ne va.
Il pomeriggio vedo il computer e sostituisco un banco di memoria ram danneggiata. Chiamo le signora che viene, paga, ringrazia e se ne va.

Tutto concluso?
Manco a pensarci.
Dopo un’ora squilla il telefono.

“Pronto sono xxxxx, il PC non si accende, mi hai rubato i soldi senza risolvere nulla.”
“Signora mi sembra molto strano, funzionava perfettamente. Ha ricollegato bene i cavi? Inoltre l’alimentatore dietro ha un pulsante di accensione, magari con il trasporto si è spostato su off, può gentilmente controllare?”
“E come faccio, non vedo nulla, poi adesso a casa è saltata la corrente.”

Silenzio.

“Ha capito?”
“Sì signora, ho capito. Credo sia difficile accendere il suo computer senza corrente elettrica, non crede?”