Episodio 1
Fine maggio: io non ho mai smesso di lavorare, ma passavo spesso da una signora che ha un negozio di ortofrutta per darle una mano con la spesa da asporto.
Un paio di persone entravano comunque dal retro (il negozio fa parte di una corte, quindi appena vedevano dal cortile comune la serranda alzata, si precipitavano dentro).
“IO DEVO CONTROLLARE PERCHÉ LA PADRONA CI DÀ LA ROBA SCADENTE DI DUE MESI FA!”
“Abbia pazienza, non sono sorda e soprattutto la “padrona” non può certo darle frutta e verdura ammuffiti…”.
“IO DEVO TOCCARE PER CAPIRE SE LA FRUTTA VA BENE!”.
“Continuo a non avere problemi di udito, ma se mi indica cosa le serve, le faccio vedere le cassette!”
“MA IO DEVO TOCCARE! DEVO TOCCARE TUTTO! “

(Senza mascherina e senza guanti PERCHÉ LA FANNO SUDARE, MI AVETE SENTITAAAA???).

Episodio 2:
“Scusa ma hai visto questi pomodori?”.
Guardo una cassetta di pomodori praticamente perfetti (tra l’altro, ne avevo appena mangiato uno, ed erano ottimi): “Signora, non capisco: si vede bene che non hanno neanche un graffio. Sono anche buoni!”
“Ma cos’hai capito?? Sono troppo ordinati, vuol dire che c’è qualcosa che non va!!!”

Come no! Magari dentro c’è un dispositivo 5G!