Premetto che non sono una commessa ma un tecnico veterinario, però di casi umani ne vediamo parecchi anche noi in ambulatorio.
Uno che ricordo ancora con un sorriso, è un uomo sulla cinquantina che entra con un trasportino con dentro un bellissimo micetto di circa 1 mese e mezzo, lo aveva trovato in giardino e aveva deciso di adottarlo.
Alla vista del batuffolo di pelo esordisco con:
Ma che bello questo gattino!
Lui, serissimo, risponde:
È una femmina.
Non avendo ancora visitato la bestiolina, mi scuso, lo tiro fuori dal trasportino, inizio la pre-visita e mi diventa subito chiaro che, sì, è proprio un bel maschietto!
Mi rivolgo nuovamente al signore, dandogli la buona nuova e lui con fare estremamente saccente ribatte:
No signorina, è indubbiamente una femmina, esaminandola non ha visto che ha i capezzoli?
Allora lo guardo dritto negli occhi con la miglior poker face mai avuta ed il tono più calmo che neanche un monaco buddista, e gli dico:
Perché, scusi? Lei non li ha i capezzoli?
Silenzio.
La mia collega collassa dalle risate dietro al bancone del laboratorio analisi, che ha una parete in vetro che confina con la sala visite, mentre lui rimane lì, in buffering, finché esordisce con un flebile:
Beh sì, in effetti…