Premetto che lavoro come estetista in un hotel con centro benessere, ma il fatto non è successo al lavoro, bensì in un negozio che vende articoli e detersivi per la casa.
Vi domanderete dove stia il nesso, e come potete facilmente immaginare il nesso si trova nel fatto che spesso le persone ti fermano nei posti più disparati per chiederti appuntamenti o comunque informazioni sul tuo lavoro. Ecco, questo è quello che è successo. Più o meno.
Ero con mia nonna a fare spesa, tra l’altro in un piccolo negozio dove non c’è nemmeno molto spazio per muoversi se non la larghezza del carrello o poco più, quando arriva una mia cliente.
“Ciao Elena, meno male che ti trovo qui! Ti volevo chiedere una consulenza, un attimo”.
Qui?
“Ehm… Dimmi…“
“L’altro giorno mentre camminavo ho sentito un dolore fortissimo al piede, pensavo mi avessero dato un pizzico, sotto la pianta proprio, ma poi l’ho fatto vedere in farmacia e mi hanno detto che potrebbe anche essere una verruca”.
“Beh ci può stare, le verruche fanno male, dovresti sentire che ti dice il tuo dottore”.
“Eh… Ti pare facile… Ho chiamato, ma al momento non c’è e fino a metà agosto non rientra, e io non posso mica aspettare tutti questi giorni, non cammino dal dolore, tant’è che ho dovuto comprare un cuscinetto apposta per poter poggiare il piede a terra. Se mi ci guardi tu un attimo, che ormai i miei piedi li conosci, magari mi potresti dire che ne pensi”.
Qui?
“Beh, ma per poter dire con certezza che è una verruca ti ci vuole comunque il dottore”.
“Sì, certo, ma ora che trovo un buchetto per farmi visitare… Almeno se mi dai un’idea di quello che potrebbe essere io sto anche un attimino più tranquilla. Dai. Una cosa al volo”.
E niente, non faccio in tempo a risponderle di no, che si è già tolta il sandalo, il cuscinetto e mi allunga sto piede per farmi vedere.
Io basita, mia nonna pure. Meno male che la commessa era alla cassa e non ci vedeva, per cui rapidamente do un’occhiata.
“Beh sì… Potrebbe essere una verruca. Tu calli lì non ne hai mai avuti”.
E così dicendo mi sposto un po’. Ma lei insiste e mi allunga sto cavolo di piede sempre più verso la faccia, si contorce proprio per farmelo vedere.
“Vedi. Guarda bene. È proprio qui. Mi fa malissimo. Dici che è davvero una verruca?”
“Non te lo posso confermare, devi farti visitare dal dottore, però sembrerebbe”.
E a quel punto mi sposto molto più indietro, anche se non è che ci sia tutto questo spazio, e fingo di cercare qualcosa sullo scaffale.
Rassegnata la signora si rimette il sandalo, di nuovo fa mille lamentele sul suo dottore che non c’è, poi saluta e se ne va.
Io boh ma anche lei mah.
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