Lavoro in una forneria abbastanza rinomata in un centro storico. Spesso, il sabato mattina c’è molta gente e nel primo pomeriggio resta una scelta limitata di pane.
Questo sabato in particolare c’è stata molta più gente del previsto e nel primo pomeriggio, nonostante sfornate aggiuntive dell’ultima ora, avevamo finito quasi tutti i prodotti da vendere, pane compreso.

Entra una cliente e con aria snob mi chiede: “Il pane?”
“Signora, è finito”
“Cioè?”
“Come scusi?”
“Cioè? Cosa significa che è finito? Che lo rifate?”
“Signora, lo ritrova lunedì”.
“Addirittura?!”
“Oggi i fornai sono andati a casa e domani siamo chiusi, quindi sì…”

“Mmm.. E frittelle ne avete?”
“Mi sono rimaste vuote o alle mele.”
“E perché non ne avete alla crema?”
“Perché sono finite.”
“Pure quelle?!”
“Si, abbiamo avuto molta gente stamattina”.

“E di biscotti?” chiede indicandomi i nostri biscotti confezionati.
“Signora, di biscotti ho i nostri biscotti tipici al burro, o quelli con mais e nocciole.”
La cliente spalanca gli occhi, punta il dito sui biscotti ed esclama: “Ma come mais e nocciole?!”
“Come, scusi?”
“Perché hanno dentro mais e nocciole?!”
Io, perplessa: “Perché li facciamo con farina di mais e nocciole..”
“Ma questi biscotti non dovrebbero avere mais e nocciole!”
Basita.

Comunque, ha preso quelli al burro.