La mia amica Genoveffa mi racconta che ieri era al bar della sorella maggiore, Anastasia. Doveva aspettare che finisse il turno per tornare a casa con lei, quindi si è seduta in disparte a fare la spettatrice… e meno male, perché ha assistito a un pezzo di pura comicità involontaria.

Entra una signora, agitata, con tre figlie al seguito.
“Mi serve un tavolo libero per quattro, ma è tutto occupato, ho fretta!”

Genoveffa, dentro di sé: (buongiorno anche a lei, eh?)

Anastasia, da vera professionista:
“Signora, sto servendo un cliente, appena avrò finito sarò da lei e controllerò se c’è un tavolo disponibile.”

“Ma non lo vede che ho tre figlie con me?!”

Genoveffa: (sì, guarda, ci vede benissimo, non servono i sottotitoli.)