Panificio veneto primi anni 2000.
Ero al mio primo lavoretto estivo, avevo forse 17 anni.
Entrò una cliente storica siciliana (credo) e avanti con l’età.
Indicò un krapfen (bombolone) nella vetrinetta e mi fece: “Me lo esce?”
Non conoscendo ancora Lucia Javorčeková e il tormentone “Escile!” non capii subito.
Dopo un po’ di chiarimenti “uscii” il prodotto e glielo mostrai da più vicino.
Anche se a questo punto poteva sembrare un porno, in realtà la signora voleva solo vedere quanto zucchero a velo c’era sopra al krapfen.
“Me lo sbatti?”
“In che senso?”
“C’è troppo zucchero sopra.”
Glielo sbattei, ma lo zucchero non veniva via tutto.
“Soffia soffia!”
Non c’erano ancora pandemie all’orizzonte, quindi soffiai più volte.
Dopo aver preso qualcosa d’altro, la signora mi fece: “Quanto vedo?”
“In che senso?”
Dopo un bel po’ mi dice: “Quanto pago?”
Ricordi indelebili nella memoria.