Un cliente mi porta la foto sul cellulare di una foto di quelle classi elementari della prima metà del secolo, da 150 alunni.

“Guarda, questa è una foto di mio nonno. Mi serve che me la pulisci ed ingrandisci.”
Il nonno è in terza fila, la faccia è un puntino grigio con delle macchie scure, a metà tra un’emoji ed un pupazzo di neve con dei sassi per occhi naso e bocca.
“Mi devi togliere le persone da davanti e ingrandirlo. Voglio la foto con lui da solo!”
“Signora, a parte che suo nonno è completamente coperto, non devo ricostruire un dettaglio. Se tolgo quelli davanti non ne rimane nulla. Se almeno si vedesse la faccia, potrei metterla sul corpo di uno dei ragazzi in prima fila, ma il viso saranno dieci pixel. Temo che il risultato non sarebbe assolutamente accettabile, non si può proprio fare…”
“Ah, se non può mi dica che non è capace, non che non si può fare! L’altra sera ho visto in televisione che prendevano una foto, giravano dietro un albero per vedere chi c’era nascosto ed ingrandivano la faccia finchè non si vedeva chi era!”
“Guardi signora, anche io l’altra sera ho visto un film dove c’era uno che faceva sparire le persone schioccando le dita, ma non tutto quello che vediamo nei film, per quanto vorremmo, si può fare davvero…”