Mattina di quelle classiche: odore di brioches appena scaldate, tazzine che tintinnano, la radio che passa canzoni leggere mentre la barista, come ogni santo giorno, corre da una parte all’altra del bancone cercando di far colazione a mezzo quartiere entro le otto e mezza.
Arriva una signora che è già stata vista altre volte, ma sempre con l’aria di chi “oggi ti insegno io come si lavora”. Si avvicina al bancone, impaziente.
“Un caffè e un cornetto, grazie.”
La barista, educata e veloce, prende il piattino, posa sopra un bel cornetto vuoto (che tanto lo chiedono tutti così e poi si lamentano che è vuoto), e si gira subito per preparare il caffè.
A metà strada verso la macchina, sente la voce alle sue spalle:
“Ecco no, così non si fa!”
Si volta, confusa. “Mi scusi?”
La signora sbuffa e lancia lo sguardo di chi ha appena visto profanare un rituale millenario.
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