Stamattina in lavanderia entra lei, la signora impomatata, che porta il suo cappellino invernale tutto ricoperto di ricami con perline di conteria 11.0.
Quando me lo porge, mi dice:
“Ovviamente mi ripassate tutte le perline.”
Io prendo il cappello tra le mani lo guardo, lo giro, lo studio (creo bigiotteria nel mio passatempo) alzo il capo e fisso la signora: “Guardi, per un lavoro del genere ci vorranno circa tre ore: sono 25,00€.”
Lei mi fissa come se fossi una bestia strana in mostra allo zoo e mi dice, piccata:
“Ma come?! Sua madre me lo ha sempre fatto gratis!”
Ovviamente mia madre non era visibile in quel momento, ma è pericoloso farne il nome: come Bloody Mary potrebbe apparire; e infatti, dal retro del negozio arriva la sua “soave” voce, mentre appare anche la sua figura:
“Signora, io al massimo le ho sistemato un filo che si stava staccando mica le ho mai ripassato tutto il cappello, non ho scritto Giocondo sulla fronte.”
(Dopo 49 anni di negozio anche la pazienza ti scappa con certa gente) E torna a sparire come un mostro dell’Inferno Dantesco; io nel frattempo fisso, con calma serafica, la signora che mi guarda a sua volta:
“Intanto lo lavi, per il ripasso delle perline ci penso.”
Ecco brava, o prendi ago e filo e te lo fai da sola o vai dalla sarta tesoro, che qui a gratis non lavora nessuno.