Quello dei cartelli nel negozio di scarpe per bimbi.
Puntata n°19
Le Ferie.
Dopo un anno complicato, come per tanti di voi, comunque avendo fatto una buona stagione lavorativa e praticamente sempre stato aperto in qualunque colore sia stata Roma per il Covid,
decido di andare a riposarmi un po’.
Cartello classico, semplicemente scrivo:
“Chiuso per ferie dal 6 al 26 agosto”.
Dopo 5 minuti, una persona mai vista si affaccia:
“Scusa… Domani stai chiuso?”
“Sì, oggi è il 5…”
“Ma quindi 6 compreso?”
“Se così c’è scritto…”
“E il 26 riaprite? Ma la mattina?”
“Se Dio vuole… Sì.”
“Ma perché, che le serviva?”
“Ma no… Niente… Era pe’ sape’…”
E se ne va.
Intanto, il quartiere già vuoto, ma qualche zombie gira… Per passare da me ovviamente.
“Ciao! Ma che, stai in ferie?”
Grida sull’uscio.
“Ehm, no… Sto qui dentro…”
“Ah, OK… Senti, ma… Che c’hai le stampelle che a fine agosto me opero?”
“Io? Le stampelle?
No, è un negozio di scarpe per bambini.”
“Ah… Oddio… Pensavo che c’avevi pure ‘e stampelle… Sai…”
E ride.
“Perché?” (Penso io)
E va via.
Ultima campionessa del mondo:
Io fuori a fumare, lei passa e legge.
Borbotta da sola:
“Ammazzate ao’! Un mese de ferie questo… E poi se lamentano… Tzé!”
E io scuoto semplicemente la testa e mi tengo dentro la battuta.
Io tolgo il cartello e ne metto un altro:
“Chiuso per ferie da oggi a data da definire”.
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