Leggendo della signora non incinta ma incinta secondo fonti attendibili, mi è tornato in mente un episodio di circa 5 anni fa.
Avevo avuto un brutto incidente in bici, tale per cui ero dovuta rimanere in ospedale per diversi giorni.
Tra i vari strascichi, mi sono ritrovata con il polso sinistro fissato con un tutore (palesemente un tutore e non un gesso, muovevo tranquillamente il braccio).
Come al solito, in estate vado ad aiutare mia madre in edicola… e qui inizia il bello.
Tra le persone che non abbiamo mai visto e che magicamente vengono a prendere il giornale, le persone che stanno solo sulla porta per chiedere e sbirciare, arriva lei, mai vista:
Vorrei il giornale xyz.
Ecco qua, sono x euro.
Ah ma stella, sei proprio tu, quella che è sopravvissuta!
S…sì…
Eh, ste bici elettriche, vedi che fine si fa?
Veramente non c’entra nulla, non era…
L’ho sempre detto, meglio le cose di una volta!
Le stavo dicendo che non fosse elettrica, ho avuto un guasto all’impianto frenante.
Beh, però vedi cosa t’è capitato! Hai pure rotto il braccio!
No, per fortuna nessun braccio rotto, almeno quello.
Ma sì invece, mi hanno detto che l’hai rotto!
E qua inizia ad inviperirsi, che è una cosa che proprio mal sopporto.
Non ho rotto nessun braccio, avrei il gesso a quest’ora altrimenti.
Ma certo che lo hai rotto! Il sinistro! Ti hanno vista!
Ma chi?