Ikea Bari, un qualunque sabato mattina, nemmeno troppo affollato.
Eravamo in coda alla cassa rapida con pagamento tramite App, la fila scorreva senza intoppi e con rapidità.
Finché non sono arrivati LORO.
Moglie, marito e figlio di circa 8 anni a seguito.
Lei taglia la fila, ignorando del tutto noi in attesa, tenta di sfondare i cancelletti automatici, facendo anche scattare l’allarme e destando la preoccupazione dell’addetta al servizio assistenza delle casse rapide.
La moglie, con una soave voce fiabesca, inizia a chiedere a due ragazzi che stavano processando il pagamento di pagare il serpente peluche per suo figlio, sventolando una banconota da 10€. Così, totalmente dal nulla.
Nel frattempo, il marito intrattiene un’animata disquisizione con la dipendente Ikea, che fa notare in primis il fatto di aver deliberatamente saltato la fila e, in secondo luogo, le regole per poter pagare lì: App Ikea per la scansione del prodotto in questione, possesso della card Ikea Family e pagamenti esclusivamente elettronici.
La moglie, non contenta, insiste nel chiedere ai due poveri ragazzi di pagare il peluche per loro e il marito, per perorare questa tesi, aggiunge che il bambino “non sta bene”.
Il bambino, per tutta risposta, gli dice “Papà, ma io sto benissimo!”
La dipendente Ikea chiede se almeno conoscano le persone a cui stanno chiedendo di pagare, la moglie risponde di no, e la dipendente chiede gentilmente di spostarsi alla cassa normale e attendere il proprio turno.
Il marito, a chiusura di ciò, trascina via moglie, figlio e serpente peluche bestemmiando in idiomi non comprensibili ad esseri umani.
Tutto ciò è avvenuto nell’arco di 3 minuti, rapido come un’allucinazione e improvviso come un temporale a ciel sereno.
Morale della favola: se uno dei ragazzi a cui è stato non troppo gentilmente chiesto di pagare il mitico serpente peluche dovesse essere in questo gruppo sappia che ha la nostra totale solidarietà.
La parabola è finita, andate a mangiare un hot dog di pollo Ikea e non rompete le scatole sentendovi i padroni non a casa vostra!