L’ultima volta che sono andata dall’estetista per farmi la manicure, tra una chiacchierata e l’altra, ho avuto la brillante idea di domandarle quali strane richieste avesse avuto dalle sue clienti.
Sarebbe stato meglio non saperlo.
Un bel giorno telefona una signora per prenotare una ricostruzione unghie con gel, e fin qui niente di strano. Aveva chiesto se poteva farlo a domicilio, perché la persona interessata non poteva andare di persona, con le proprie gambe.
“Ok, allora prendiamo appuntamento per la settimana prossima, il giorno…”
“No, no, al massimo domani o dopodomani, entro le 15”.
“Guardi, ho l’agenda piena, vediamo se posso anticipare l’appuntamento, visto che dovrebbe venire una ragazza a casa…”
“Sì, sì, ma non troppo in là perché sai c’è il funerale e poi dovremmo chiudere anche la bara…”
“Cioè, dovrei fare la ricostruzione unghie a una persona deceduta?”.
No, non lo hanno fatto.
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