A quel punto cerco di mantenere la calma e di spiegare:
“Signora, per la sola portata d’aria le consiglio un ventilatore. È fatto apposta, consuma meno, è più pratico…”

“No no no,” mi interrompe lei con serietà assoluta. “Io la uso così: d’inverno per asciugare i capelli con l’aria calda, d’estate invece spengo la resistenza e la uso solo con la ventola. Mi metto a testa in giù davanti alla stufetta, stropiccio i capelli tra le mani e si asciugano.”

Io la guardo, lei è convintissima.
E mi torna in mente quel cliente di anni fa che mi aveva confessato di infilare l’asciugacapelli sotto le coperte per scaldarsi i piedi e addormentarsi. Già quello mi sembrava il massimo della stranezza.

Ma la signora con la stufetta-parrucchiere casalingo… quella era nuova.