Marzo 2019, studio fotografico
Lavoro in uno studio fotografico come segretaria e, a Carnevale, come si usa fare, vengono i bambini mascherati per fare la foto.
Naturalmente, a fine scatto, ai genitori lasciamo una ricevuta per il ritiro delle foto, che avverrà dopo circa una settimana lavorativa (cosa che specifichiamo sempre).
Dopo soli 4 giorni dalla foto fatta (cosa che appurerò dopo), arriva lei: una donna sui 65 anni che, entrando nello studio senza nemmeno salutarmi, mi fa la domanda del secolo: Sono pronte le foto di mio nipote? È venuto con la mamma a fare le foto.”””
Come io sapessi, in mezzo a 1200 bambini a cui abbiamo fatto le foto, chi sia il nipote.
Per un attimo cala il silenzio, poi, gentilmente le rispondo che non posso sapere chi suo nipote sia e chiedo di darmi la ricevuta per il ritiro (anche perché la signora potrebbe essere chiunque).
Lei ovviamente non ce l’ha e, anche un po’ spazientita, mi fa: “Come no? Le foto di mio nipote! Quello bellino, era vestito da Super Pigiamino!”
Adesso, se qualcuno di voi ha figli, nipoti o bambini in generale, saprà benissimo che Super Pigiamini è uno dei cartoni del momento e immaginerà che, solo da noi, saranno venute dozzine di bambini vestiti così.
Glielo spiego e, finalmente decide di fare la cosa intelligente che avrebbe dovuto fare sin dal principio: si fa mandare dalla figlia la foto della ricevuta che avevo rilasciato al momento delle foto.
Ovviamente, non essendo passata la settimana lavorativa, le foto non sono pronte.
La dolce signora va via non prima di dire: “avrei fatto meglio a pagare le foto al ritiro perché chi paga prima viene trattato peggio”.
Solo per lei signora, il prezzo raddoppierà.