Mi autodenununcio.
Saranno passati 10 anni ma mi sento ancora un cacca quando ci penso.
Entro in un negozio di scarpe. Vado verso una commessa, lei ha le braccia incrociate, sbuffa svogliata, di profilo davanti a me, leggermente girata verso l’altro lato.
Accenno un buongiorno e comincio a parlare delle scarpe che cerco. Lei continua ad ascoltare svogliata, o almeno questa è la mia sensazione, resta in silenzio quando finisco di parlare come se stesse pensando troppo alla mia richiesta di scarpe.
Mi sale un momento di rabbia e dico:
“Ma mi sta guardando?” Non so perché mi sia uscita questa frase, avrei potuto dirne mille altre, ma mi riferivo al fatto che non mi si è messa fàccia a faccia mentre parlavo.
Lei gira di 100° il busto verso di me e nel suo immenso strabismo, con gli occhi completamente storti, riesce a guardarmi male. Ma male.
L’altro commesso mi dice a bassa voce: “Non ne abbiamo”.
Io mortificata scappo
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