E lì, dentro di me, si accende il famoso alert mentale: “Attenta, clienti rognosi in arrivo”.

“Capisco… magari racchette da volano? Le bocce da sabbia? Un pallone per giocare in acqua? Cosa preferite?”

“Non lo sappiamo, è il primo anno che li portiamo. Signorina ascolti: ci faccia un po’ di tutto.”

Come se fossi la salumaia dell’estate.

Mi trattengo, respiro e inizio a preparare tutto: due set da spiaggia completi, birilli, bocce, due racchette, due palloni (uno in gomma, uno da spiaggia), e già che ci sono aggiungo anche due libretti da colorare e relative scatole di pennarelli.

Appoggio tutto sul bancone. È un bel malloppo.
Faccio il conto, viene una cifra onesta ma non bassa.

Ed ecco che parte la battuta standard:
“Ovviamente mi fa lo scontone, vero?”

Mi aspettavo lo chiedessero. Ma lui lo dice col tono da “adesso vedrà che mi inginocchia”.

“Guardi, uno sconto posso farlo senz’altro, anche se non enorme. Di solito facciamo il 10%.”