Lei si avvicina, abbassa un po’ la voce:
“È normale che siano così larghe? Cioè, capisco la comodità, ma qui mi sembra di avere addosso un pannolone!”
Io rimango immobile, scanner ancora in mano.
Quindi sì, li ha presi.
Li ha usati.
E adesso sta commentando l’esperienza indossandoli.
Con me.
In fila.
Alla cassa.
Con altre tre persone dietro che fingono di leggere le caramelle per non ridere.
Annuisco con un sorriso congelato:
“Forse non sono proprio il modello più adatto, signora…”
Alla fine ha pagato la confezione intera, salutato con soddisfazione e se n’è andata.
Io invece…
Io quella frase — “mi sembra di avere addosso un pannolone” — me la porterò dietro per sempre.
Come un piccolo trauma da corsia igienica.
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