Negozio di scarpe.
Negozio pieno, vorrebbe entrare lui, sulla 50ina, appesantito con minimo 4 etti di pizza alla mortadella in mano, e 1 etto in bocca…
Trova un pertugio, entra, gli cade un po’ di mortadella a terra, alza la mano e con voce decisa esclama:
“Scusa! Domani devo anna’ a gioca’ tipo a tennis, che ce l’hai ‘e scarpe?”
In mezzo alla gente gli rispondo di sì, ma comunque deve fare la fila.
“No, perché domani me ‘mparano a gioca’ a paddle!! Tipo tennis… Hai capito?”
“Sì, ma sempre la fila devi fare, comunque proprio da PADDLE non le ho così specifiche.”
“Ma che dici vanno bene pure queste che c’ho ar piede, fraté?” (indicandomi un vecchio paio di scarpe contraffatte, prese nel 98.)
“Ma sì, ma sì dai, van bene anche le tue, se je levi quell’etto e mezzo de mortadella sulla scarpa sinistra ce voli in campo, mejo de Nadal… Fidate!”
“Dici? Vado tranquillo?
Ma chi è Natall?”
“Vai tranquillo, Nadal è er commesso dell’alimentari in fondo alla via.”
“Ah, ok… Daje! Bella fraté, grazie.”
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