Ricevuto oggi in pagina da un volontario della Protezione Civile. Testo trascritto pari pari. Titolo? *Il senso civico secondo Nadia*.

Turno serale. Siamo in piazza per un evento, il solito servizio: delimitazioni, viabilità, informazioni. Niente di drammatico, ma sempre pieno di gente che scambia la pettorina gialla per “posso chiedergli qualsiasi cosa”.

Arriva questa signora, sui 40, vestita da passeggiata di sabato ma con l’urgenza nello sguardo.

> “Scusate, voi siete della Protezione Civile?”

“Esatto, signora, dica pure.”

> “Perfetto, allora vi do un’informazione urgente.”

Penso: segnalazione, smottamento, bambino perso?

> “C’è una coppia seduta lì in fondo che si limona duro da dieci minuti. E con la lingua. Davanti ai bambini! Fate qualcosa!”

Io la guardo. Aspetto il punto vero. Ma quello era il punto.

> “Signora, non siamo la Protezione del Pudore…”

> “Ma siete la Protezione Civile! Questo non è civile!”