Sono Silvia, lavoro da quattro anni alla reception di una clinica privata. Non è un hotel, ma a volte la gente si comporta come se lo fosse.

Un giorno si presenta un signore sulla sessantina, baffi curatissimi, camicia a righe, molto elegante. Mi guarda e dice:

«Buongiorno, sono il marito della signora Gatti, ricoverata in stanza 12. Volevo sapere a che ora le servite la colazione.»

Io, un po’ sorpresa: «Guardi, qui non siamo proprio un albergo… la colazione gliela porta l’infermiera, verso le otto.»

Lui annuisce, molto serio. Poi tira fuori un sacchettino di carta, me lo porge e mi dice:

«Potrebbe farle avere questo, per favore? Sono i biscotti al limone che piacciono solo a lei. Glieli facevo ogni domenica da quarant’anni.