Le richieste di Pasqua, anni fa.
Gastronomia gluten free:
“Buongiorno, siete aperti a Pasqua?”
“No, mi dispiace, cosa le occorreva?”
“Una colomba, ma sabato non posso passare.”
“Allora la può ordinare per venerdì.”
“Sì, ma metteteci qualcosa che la mantenga morbida fino a Pasqua.”
“Certo… Valeria, aggiungi una colomba con ammorbidente per la signora Rossi!”

“Pronto, a Pasqua lo fate l’uovo?”
“Guardi, in laboratorio siamo 3 donne, ma non abbiamo mai provato a deporlo.”
“Buongiorno, sono venuta a ritirare la colomba senza zucchero che avevo ordinato.”
“Buongiorno, eccola signora.”
“Ma non ci poteva mettere della glassa come le altre?”
“Non mi sembrava il caso di mettere della glassa di zucchero su una colomba senza zucchero, e lei non voleva la copertura di cioccolato fondente.”
“Va bene, ma non poteva mettere qualcosa per lucidarla?”
“Avevo terminato la lacca.”

“Pronto, vorrei ordinare due lasagne per domani.”
“Domani è la vigilia di Pasqua, avrebbe dovuto ordinarle prima.”
“Prima? Ma ha tutto il tempo per farle!”
“Ho molte ordinazioni, non credo che riuscirò a farne molte di più di quelle ordinate.”
“Allora aggiunga anche le mie.”
“Ci provo, ma non le prometto di poterle fare al ragù, non so se sia sufficiente.”
“Ah, ma a me va bene anche al pomodoro, l’importante che ci sia della carne dentro al sugo.”

“Buongiorno, vorrei una colomba senza glutine, senza latte e senza uova.”
“Per il glutine e il latte non ci sono problemi, ma senza uova non le facciamo.”
“Ha detto la mia nutrizionista che posso mangiare le uova di struzzo.”
“Benissimo, vado a prenotare subito un volo per l’africa.”
“Pronto, cosa prepara di buono il giorno di Pasqua?”
“Credo che mia madre faccia l’abbacchio con le patate, vuole venire anche lei?”