Lavoro in un negozio che vende scarpe e abbigliamento sportivo.
Entra una cliente con un cambio da effettuare e viene in cassa.
“Signora, posso aiutarla?”
“Si certo! Mia figlia ha preso queste scarpe ma ora le vorrebbe cambiare. Le ho comprate meno di un mese fa quindi posso cambiare!”
“Si si le cambiamo subito, come mai le vuole cambiare? Sono piccole? Le fanno male?”
“No no assolutamente, ha detto che sono molto comode.”
Controllo le scarpe e noto che sono usurate e sporche, vado dalla cliente, che nel frattempo stava già guardando altre scarpe, e la informo del fatto che con le scarpe in queste condizioni non posso procedere al cambio, in quanto sono state usate.
La signora stupita mi guarda e replica.
“Mi avete detto che avevo un mese per poterle cambiare.”
“Si signora, ma le deve restituire nelle condizioni in cui le ha acquistate.”
“Mia figlia le ha dovute provare per capire se andassero bene, quindi le ha dovute usare. Ora che è passato un mese le vuole cambiare e prendere delle scarpe nuove.”
“No signora, mi spiace davvero ma se le ha usate per un mese io ora non le posso cambiare.”
“Così ci togliete i nostri diritti! Voglio parlare con il capo del negozio e dirgli quello che volete farmi.”
Dopo 10 minuti di urla e di minacce,parla il responsabile:
“No signora, sarebbe come dire: io vado a comprarmi un paio di scarpe, le uso tutti i giorni per un mese.
Poi le rendo e scambio per scarpe nuove ogni mese.”
“Esatto! Proprio quello che vogliamo fare!”
Inutile aggiungere che la signora è uscita continuando ad insultarci.
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