Negozio di bigiotteria e argento.
Premetto che sono una ragazza di 24 anni e con me c’era la mia collega sulla sessantina.
Ore 18.45.
Entra una coppia turca, lui parla italiano, lei zero.
Mi chiede una parure in argento e perle, gli mostro la vetrina e in 10 minuti scelgono collana, bracciale, orecchino e anello.
Ci spostiamo alla cassa e faccio il conto: “Sono 170€, le posso fare 155 e stringere l’anello è a carico nostro.”
Il signore mi guarda, sbuffa e farfuglia nella sua lingua con la moglie e mi fa: “Puoi venirmi ancora incontro.”
Rispondo cortesemente: “Mi spiace, ma, facendo stringere l’anello a nostro carico, non posso fare di più: a noi costa 10€.”
Ripropone: “Dai, so che puoi farmi di più… 70 euro tutto.”
Scuuusi? Mica posso farle la metà!
Lui alzando la voce: “Sì che lo so, tu puoi fare qualsiasi cosa, anche darmeli tutti a 50€.”
Guardo la mia collega, che nel frattempo è sbiancata, lui la guarda e le fa: “Tu sei la titolare, puoi farmi 70 euro!”
Lei controbatte, imbarazzata e scioccata, che non è la titolare e non può farlo.
Lo invito a smettere di farmi passare per il venditore di occhiali sulla spiaggia pubblica e lui, dirigendosi verso l’uscita, mi fa: “Dai, 80 euro tutto.”