Mi dico: “No dai, avrò sbagliato io.”
Controllo tra le mail ricevute, spam compreso, chiedo ai colleghi: niente.
Lui ha semplicemente fatto il bonifico e poi sparito nel nulla.
Né una telefonata, né un “ciao ho pagato”, niente.

Va bene. L’ha pagata, la merce è lì ferma, io preparo il pacco, gli mando la roba. Mi sembrava il minimo: ci ha pagati, se l’è pure dimenticato, ma almeno non ha perso i soldi.

Il giorno dopo, squilla il telefono.

Rispondo: “Ditta XXX, buongiorno.”
Dall’altra parte una voce un po’ strascicata:
“Eeeeeh ascolta… io ho ricevuto una scatola da voi ma… io non ho ordinato niente!”
Mi si attiva subito il radar.

“Mi scusi, chi parla?”
“Sono M.”
Controllo velocemente. Ah sì, il mitico M. Quello che ha pagato e poi ha fatto finta che non esistessimo.

Gli dico: “Ah, signor M., sì, guardi, abbiamo visto solo ieri che a maggio ci aveva fatto un bonifico per del materiale e che, non avendo ricevuto conferma né nulla, non le avevamo spedito nulla. Ci scusi davvero per la svista, e anche se in ritardo le abbiamo inviato la merce che comunque aveva pagato.”