Io non so cosa abbiano nella testa alcune persone, davvero.
Lavoro da qualche anno come maschera in un teatro importante. Divisa nera, badge al collo, sorriso sempre pronto. Ci viene chiesto – e lo capisco – di essere l’immagine del luogo: cortesi, accoglienti, presenti. Siamo i primi e gli ultimi a essere visti, quindi insomma, un minimo di rappresentanza.
Ogni sera mi piazzo sulla mia postazione e saluto con gentilezza chi passa, anche solo per salire ai piani superiori. Un “buonasera” non si nega a nessuno, no?
No.
L’altra sera succede questa perla. Gente che entra a flusso continuo, saluto tutti: “Buonasera”, “Buonasera”, con il tono allegro di chi si sta quasi convincendo che tutto il mondo sia educato. Poi arriva lui. Giacca blu, passo deciso, occhiali da sole… di sera. Mi vede benissimo, mi inquadra da lontano, e io, col solito tono:
“Buonasera!”
E lui, senza rallentare neanche di mezzo passo, mi fa un gesto con la mano, tipo “vai via, moscerino”, e risponde:
“No no, grazie.”
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