“Volevo tre confezioni di Antani.”
“Ecco a lei, sono 20,40.”
Passano 10 minuti e il cliente rientra come una furia nel negozio, urlando, noncurante della presenza di altri clienti.
“HO PAGATO 20,40 MA SULLO SCONTRINO C’È SCRITTO 18,20! È INCONCEPIBILE!”
“Mi dispiace, deve essere stata una svista (ma come m***a ho fatto a cannare così tanto i numeri, manco stanno vicini), mi faccia vedere per favore e le faccio immediatamente lo scontrino col restante importo.”
Sudo freddo, mi cospargo il capo di ceneri e mi inginocchio sui ceci mortificata.

“Guardi che 18,20 è l’orario.”
“Ah.”
Prende la via della fuga, senza manco scusarsi.