Questa è successa stamattina, e giuro che ancora non ho metabolizzato del tutto.

Sono sola in negozio, cartolibreria classica di quartiere: cancelleria, libri, giochi, un po’ di tutto. Il titolare e sua moglie (che sono anche una coppia nella vita, e molto affiatati) sono usciti un’oretta per fare delle commissioni, quindi io tengo il fortino.

Verso le 10:30 entrano due clienti: una coppia sui sessanta, lui camicia sbottonata e occhiali da sole in testa, lei con un cappellino di paglia e passo deciso, tipo “missione di guerra”. Appena entrano:

“Signorinaaaa! Abbiamo fretta!!!”

Sorrido, anche se già l’impostazione mi infastidisce:
“Buongiorno, ditemi pure.”

Lei mi squadra e fa, secca:
“Avete giocattoli per il mare?”

Indico lo scaffale a sinistra, abbastanza visibile:
“Certo, proprio lì trovate secchielli con palette, formine, birilli, giochi vari…”

Ma manco guardano. Lui sbuffa, lei taglia corto:
“Non abbiamo tempo di guardare, dobbiamo partire adesso per il mare con i nostri nipotini. Faccia lei.”