Poste italiane.
Mia madre è deceduta da pochi mesi ma continuano ancora adesso ad arrivare lettere e raccomandate a suo nome.
In questi casi mi è sufficiente recarmi alle poste con un documento e firmare un’autocertificazione in cui dichiaro di essere sua erede per poter ritirare le raccomandate. Naturalmente l’esito dell’operazione dipende anche dalla velocità dell’impiegato di turno.
Mi reco alle poste con la raccomandata e si verifica la seguente conversazione:
Buongiorno, dovrei ritirare questa raccomandata a nome di mia madre, che è deceduta.
Perfetto, mi occorre una delega di sua madre.
È deceduta.
Si faccia mandare su WhatsApp una foto del documento, mi basta quello.
Abbia pazienza, intendevo dire che è proprio morta.
Ah… Okay.
30 Gennaio, 2023 alle 11:25 pm
A noi è successa una cosa simile, ma con l’INPS.
Alla morte di mia madre, mio padre ha dovuto occuparsi di chiudere il conto postale della mamma, gli hanno chiesto un documento della reversibilità della sua pensione e quando è andato a chiederlo agli uffici INPS gli è stata chiesta la firma dell’interessata:
“mia moglie è deceduta il mese scorso”
– condoglianze, ma ho bisogno della firma della signora o non posso mandare avanti la pratica –
“È morta, se no perché sarei venuto a chiedere la reversibilità?”
– …e non riesce a sentirla, per farsi fare una firma? –
” Cosa preferisce, una seduta spiritica o i ghostbusters? Non posso nemmeno far firmare la salma perché è stata cremata, mi spiega lei come faccio a farla firmare? Mi prende per il culo o fa sul serio? Mi ha anche appena fatto le sue condoglianze!”
-…ah….AH!!! ODDIO NON AVEVO CAPITO!-