Weekend.
Bar gelateria con aperitivi: sole fuori, tavoli pieni, chi prende lo spritz, chi il gelato con la brioche, chi semplicemente una bottiglietta d’acqua ma vuole comunque il tavolo da otto persone.
Io sono dietro il bancone, sto servendo altri clienti, quando arrivano loro: una coppia sulla quarantina, aria da “non ci capiterà mai nulla di difficile nella vita”.

— “Ci possiamo sedere?”
— “Certo, dove volete… tranne che nei tavoli dove c’è il biglietto riservato.”

— “Ok, grazie. Scusi… qua c’è scritto riservato, cosa vuol dire?”

Respiro.
— “Vuol dire che è già occupato.”

— “Ah, quindi non ci possiamo sedere?”

— “No, mettetevi in uno dei tavoli senza il biglietto riservato. Io ora arrivo.”

— “Ah, ok, non avevo capito… Sediamoci qui allora.”