Eravamo in un ristorante immerso nel verde, pieno di aree giochi, un campo da beach volley, tanto spazio per giocare a calcio.
Dove devono a tutti i costi giocare i bambini dei genitori svogliati? Ovviamente a un metro dalla sala da pranzo, piena zeppa di ospiti.
Un cameriere chiede più volte ai genitori di far spostare i bambini. C’è tanto spazio per giocare, perché proprio in quel punto?
Ma niente, nessuno riprende la propria prole.
A un certo punto, un bambino sfodera un calcio degno del miglior giocatore di serie A. Ma solo in quanto a potenza, la mira mancava. O forse no, se il suo obiettivo non era la porta ma la faccia di un commensale. Lo prende in piena faccia, si sente la botta tanto che tutto il ristorante rimane in silenzio. Dal classico brusío dei ristoranti al nulla. Tutti fermi.
Il povero commensale non sa nemmeno come reagire, per fortuna ci pensa il cameriere. Sgrida il bambino, dicendo che si gioca fuori e non nel ristorante. Al che si alza anche il padre del pargolo, dicendo che in quel ristorante odiano i bambini. Una scena surreale, in cui il padre continua a sostenere di essere nel giusto. Non si sa quale santo abbia spinto l’altro commensale a non sporgere denuncia.
Il giorno dopo vado su una nota piattaforma per dare una recensione positiva al locale. Nonostante lo spettacolo, il pranzo era stato davvero buono. Cosa trovo? La recensione del padre adirato con titolo “Odiano i bambini”.
Lascia un commento