Domenica mattina.
Lavoro nel reparto vernici di una nota catena di bricolage, quella dove ogni cliente entra convinto di sapere esattamente cosa vuole e poi ti chiede se il cemento a presa rapida si può usare per aggiustare una sedia di legno.
Nel reparto abbiamo due tintometri – per chi non lo sapesse, sono quelle macchine che, una volta inserito il codice del colore al pc, dosano le tinte e mescolano per creare la vernice esatta. Roba precisa, calibrata, niente a occhio.
Sto lì tranquillo, sistema di dosaggio pulito, coda zero (miracolo), quando si avvicina lui.
Sorridente. Serafico. Cammina verso di me con in mano una bombola di metallo, grandezza media, tipo quelle della soda stream ma versione “professionale”, come se avesse appena ricaricato una piscina frizzante.
E senza un buongiorno né un “mi scusi”, mi guarda e mi dice, con tono convinto:
“Me la devi pesare.”
Lascia un commento