Ho una scuola di teatro e a volte organizziamo eventi aperti al pubblico su prenotazione.
A cavallo di Halloween 2019, organizziamo un’escape room a tema horror “I racconti del terrore di Poe”, per 5 giorni e i turni andavano dalle 16 alle 00 (per finire alle 00.45 e andare a casa), orari ben pubblicizzati e chiaramente descritti.

29 ottobre, ore 01.45 del mattino. Stavo per rimettere piede a casa, quando mi squilla il telefono. All’altro capo c’è una ragazza giovane.

“Pronto?”
“Pronto, salve… Volevamo prenotare per l’escape room!”
“Certo, per che giorno?”
“Adesso, stiamo arrivando! 3 minuti e siamo lì!”
“Adesso?! Ma guarda che noi siamo già chiusi, l’ultimo turno era a mezzanotte!”
“Ah, quindi adesso non si può fare?”
“No, siamo tutti a casa. Ma comunque la facciamo per più giorni, non perdete l’evento se prenotate domani.”