Questa è accaduta un po’di tempo fa alla mia collega, ma è così surreale che merita una menzione.

Squilla il telefono (poi sul perché la gente, invece di recarsi nei negozi faccia shopping telefonico qualcuno dovrà darmi delucidazioni. E no, non c’era ancora l’emergenza Covid.)

La collega risponde.
“Buonasera, avete un tappo da giardino?” (e già iniziamo alla grande)
“In che senso? Per fare cosa?”
“Eh, per il giardino”
“Sì, ho capito, ma in giardino dove?”
“Eh, fuori!”
“Va bene, ma che cosa intende?”
“Un tappo per il giardino!”
“Ma per fare cosa?”
“Per il giardino!”
“Questo l’ho capito ma in giardino dove deve metterlo?”
“Fuori!”

La conversazione è continuata così per alcuni minuti a suon di “a cosa le serve, dove deve metterlo, cosa deve farci” e le risposte erano sempre “in giardino” e “fuori”.

Presa dalla disperazione la collega esclama
“Aaaaah! Ho capito! Mi spiace no, non lo abbiamo!”

A distanza di anni ancora ci chiediamo cosa sia un tappo da giardino, le ipotesi avanzate in merito sono le più disparate, anche se supponiamo potesse trattarsi di un pozzetto.